COS’E’ L ATTACCO DI PANICO?
Secondo il DSM V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) l’attacco di panico appartiene allo spettro dei disturbi d’ansia.
Colpisce soprattutto le donne e i giovani tra i 20 e i 30 anni e può manifestarsi in qualunque momento e luogo tramite una sensazione improvvisa di pericolo imminente seguita da una serie di sintomi fisici intensi e devastanti che scatenano un attimo di vero e proprio “black out” (in realtà non lunghissimo in termini di minuti ma infinito e spaventoso per chi lo vive).
L’attacco di panico ha proprio come caratteristica principale quella di arrivare così, violento e senza preavviso, costringendo chi lo vive ad organizzare mente e corpo nel tentativo affannoso di “mantenere il controllo”.
Non a caso le persone più colpite sono proprio quelle che cercano di tenere tutto sotto controllo nella propria vita, spesso “imponendosi” di fare delle cose.
L’attacco di panico è un fenomeno singolo con un inizio, un decorso e una fine ben precisi e nel tempo struttura in chi lo sperimenta la “paura di avere paura” e la conseguente “‘ansia anticipatoria”, cioè il timore che l’attacco di panico possa arrivare da un momento all’altro, il che porta il paziente ad effettuare tutta una serie di “evitamenti” (evito di fare quelle cose che penso potrebbero scatenare un attacco di panico).
SINTOMI
I principali sintomi di un attacco di panico sono:
– senso di oppressione o fastidio al petto
– tremori
– palpitazioni
– tachicardia
– paura di impazzire
– senso di fame d’aria
– paura di morire
– tremori alle braccia e/o alle gambe
– sensazioni di torpore o di formicolio
Quando si pensa di aver avuto almeno tre di questi sintomi è bene rivolgersi ad un professionista il quale potrà aiutarci a comprendere meglio cosa si nasconde dietro questo malessere che, in realtà, se interpretato nel suo specifico significato, ci dice molto di noi e dei nostri bisogni inascoltati che chiedono attenzione.